John Chambers
Fondatore della Cisco, impresa della new economy produttrice di sistemi di comunicazione reticolari. Sino a poco tempo fa ha mantenuto il segreto sulla sua dislessia: occupando una posizione importante non voleva mettere in evidenza la propria debolezza.
Lo ha rivelato un giorno, nel corso di un evento organizzato dalla sua compagnia, quando una ragazzina che voleva fare una domanda davanti a una folla di cinquecento persone, sentendosi mancare le parole, dichiarò con le lacrime agli occhi: “Ho una difficoltà di apprendimento”. Chambers ricorda quei momenti con profonda commozione: “Potevo capire molto bene ciò che provava, conoscevo anch’io quell’angoscia”. Così le venne in aiuto, dichiarando davanti a tutta l’assemblea: “Anch’io ho un problema di apprendimento”. E parlandole come se fossero soli, proseguì: “Hai appena trovato il modo per venirne fuori, perché ci sono cose che solo tu sai fare e gli altri no, mentre ce ne sono altre che non imparerai mai a fare. Per la mia esperienza, ciò che può aiutare è prendere le cose con calma”.
Chambers, che riesce a leggere da destra a sinistra e dall’alto in basso, dice che i suoi genitori, entrambi medici, non hanno mai avuto dubbi sulle sue possibilità e che la loro fiducia è stata per lui molto importante. Un’altra figura significativa è stata la sua insegnante di sostegno, la signora Anderson: lezioni giornaliere, a volte pesanti, sempre utili. Sulla dislessia e il suo stile di ragionamento dice: “Non so come spiegarlo, ma io affronto i problemi in modo diverso. Mi è molto facile saltare concettualmente dall’A alla Z. Visualizzo una gara di scacchi e conduco il gioco mentalmente, ma non è soltanto una gara, è il mio progetto di lavoro. Non faccio una mossa sola alla volta, perché di solito riesco a prevederne il risultato e le contromosse dell’avversario”.
Per molti uomini d’affari dislessici la lettura rimane sempre un problema: se la cavano con i giornali e le riviste, ma con i testi lunghi sono in difficoltà, perciò i collaboratori di Chambers gli preparano sunti che non superano le tre pagine, con le parti più importanti sottolineate in giallo.