Paul Orfalea
Fondatore della Kinko’s, servizio in outsourcing per la stampa. Paul Orfalea è stato bocciato in seconda elementare e ha passato la terza in una classe di alunni con ritardo mentale, senza riuscire a imparare a leggere. Quand’era piccolo, i genitori lo sottoposero a esami, lo inserirono in gruppi di lettura, lo fecero affiancare da insegnanti di sostegno e terapisti. “Quando sentivo i compagni leggere ad alta voce mi sembrava che gli angeli suggerissero loro le parole”.
Finì con lo stabilire una relazione simbiotica con alcuni compagni di classe che partecipavano a un progetto presso la Marshall Business School: gli altri scrivevano i testi, lui faceva le fotocopie. Ma lì cominciò a elaborare l’idea che poi riuscì a tradurre nel marchio Kinko’s. Nella sua autobiografia dice che per un dislessico una frase è peggio dei geroglifici egiziani, “somiglia a una carta geografica tutta buchi e macchie nei punti importanti, che ti fa sbagliare strada”.
Egli alla fine è riuscito a diplomarsi, dopo essere stato invitato ad abbandonare tutti gli istituti superiori di Los Angeles: un preside consigliò a sua madre di iscriverlo a una scuola professionale dove avrebbe potuto imparare il mestiere di posatore di moquette. Per fortuna la sua famiglia ebbe più fiducia in lui.
Orfalea dice: “Sono sempre stato un pessimo lettore e fino a quarant’anni non ho mai mostrato a nessuno un testo scritto di mio pugno”.
Ha sempre avuto uno stile molto particolare nella sua professione di manager: se riceve una lettera, per esempio, se la fa leggere da qualcuno e invece di starsene in ufficio, si sposta da una filiale all’altra, osservando, parlando con i consumatori, operando cambiamenti, gestendo le situazioni con intelligenza visiva, orale e multisensoriale.